Notizia da Poloinformativo HIV AIDS
In occasione della Settimana Europea della Gioventù, l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato sul portale Uniticontrolaids i dati di accesso ai suoi servizi informativi su IST e HIV, Alcol e Fumo da parte dei giovani e una piccola lista con le FAQ e i miti da sfatare più comuni.
Liberare il potenziale dei giovani e promuovere l’ingresso al lavoro. Sono questi i due temi portanti della Settimana Europea della Gioventù, lanciata dalla Commissione Europea e giunta quest’anno alla sua settima edizione. A partire da ieri e fino al 10 maggio molti eventi sono stati organizzati in tutti i Paesi dell’UE. In Italia, l’Istituto Superiore di Sanità è particolarmente attento ai giovani, attraverso lo studio di alcuni aspetti critici per il benessere psico-fisico delle giovani generazione in quanto riguardano la messa in atto di comportamenti a rischio di Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST), l’abitudine al fumo, l’abuso di alcol.
Al fine di ricevere informazioni scientificamente corrette e aggiornate per la salvaguardia della propria salute, nella specifica area dei comportamenti sessuali, è possibile contattare il Telefono Verde AIDS e Infezioni Sessualmente Trasmesse 800.861.061
Nel 2013 in Italia sono stati diagnosticati a ragazzi e ragazze sotto i 25 anni 1.191 nuovi casi di Infezioni Sessualmente Trasmesse (come ad esempio Clamidia, Gonorrea e Condilomi ano-genitali) di questi 890 sono stati testati anche per HIV. Degli 890 giovani con IST, testati per HIV, l’1,6% (pari a 14 giovani tra i 15 e i 24 anni) è risultato positivo all’HIV. (Fonte: Centro Operativo AIDS, Istituto Superiore di Sanità, Roma COA).
La prevenzione di tali patologie necessita di interventi informativi integrati che nello specifico si realizzano attraverso l’attività di counselling telefonico effettuata dal TelefonoVerde AIDS e e IST e attraverso la comunicazione via web del portale “Uniti contro l’AIDS”.
I giovani al di sotto dei 25 anni che dal 1987 ad oggi si sono rivolti al TVA e IST sono circa 200.000 e, per oltre il 50%,le domande più frequentemente rivolte agli esperti hanno riguardato:
– Informazioni sui test diagnostici – HIV e IST (27,5%)
– Informazioni sulle vie di trasmissione delle IST e prevalentemente dell’HIV (25,7%).
Si riportano alcune delle domande più frequenti pervenute da parte dei giovani
1. Come si trasmette l’infezione da HIV?
L’infezione da HIV si trasmette attraverso:
– Contatto sessuale: rapporti vaginali, anali, oro-genitali praticati e contatto diretto tra genitali in presenza di secrezioni, non protetti dal preservativo. Tale trasmissione avviene attraverso il contatto tra liquidi biologici infetti (secrezioni vaginali, liquido precoitale, sperma, sangue) e mucose anche integre, durante i rapporti sessuali. Ulcerazioni e lesioni dei genitali causate da altre patologie possono far aumentare il rischio di contagio.
– Contatto con sangue infetto: scambio di siringhe, trasfusioni di sangue o di prodotti di sangue infetti e/o trapianti di organi infetti, utilizzo di strumenti infetti. Contatto diretto tra ferite cutanee, profonde, aperte e sanguinanti, schizzi di sangue o di altri liquidi biologici sulle membrane/mucose (come gli occhi).
– Trasmissione verticale: da madre sieropositiva a figlio durante la gravidanza, il parto o l’allattamento al seno.
2. Il petting può trasmettere l’infezione da HIV?
Il petting (insieme di pratiche ed effusioni di natura sessuale, quali bacio, masturbazione, contatto dei genitali, carezze reciproche, ma che non prevedono rapporti sessuali penetrativi completi), può essere a rischio nel momento in cui bocca, pene, vagina o ano vengano a contatto diretto con liquidi genitali, quali secrezioni vaginali, secrezioni precoitali, sperma e/o con sangue.
3. Il rapporto oro-genitale è a rischio per l’HIV?
È a rischio solo per la persona che mette la propria bocca (rapporti oro-genitali praticati) a contatto con i genitali di un partner che vive con l’HIV. Tuttavia, potrebbe risultare a rischio anche per chi subisce il rapporto (persona che mette i propri genitali a contatto con la bocca dell’altro) se il partner ha ferite aperte e sanguinanti in bocca, tanto da lasciare tracce copiose ed abbondanti di sangue sui genitali del partner
4. Quando è opportuno effettuare il test HIV?
Il test deve essere eseguito dopo 3 mesi (periodo finestra) dall’ultimo comportamento a rischio. Tale periodo di tempo è necessario all’organismo per sviluppare gli anticorpi specifici contro l’HIV.
È opportuno fare sempre riferimento alla valutazione del medico che ha prescritto l’esame o alle indicazioni fornite dal professionista che la persona incontra nel Centro Diagnostico-Clinico.
“Uniti contro l’AIDS” dal 2013 integra l’attività di HIV, AIDS e IST counselling telefonico svolta dal Telefono Verde con una costante attività online attraverso non solo il Sito, ma anche l’account Twitter @UniticontroAIDS, il Servizio Skype uniticontrolaids e il canale YouTube uniticontrolaids.
Il Telefono verde alcol 800.63.2000
I servizi di alcologia e di recupero dell’alcoldipendenza hanno in carico oltre 71.000 utenti. I cosiddetti binge drinkers sono circa tre milioni e mezzo, con punte preoccupanti tra i giovani di 18-24 anni, e quote superiori alla media nazionale per le ragazze tra i 16-17 anni (dati Osservatorio Nazionale Alcol -CNESPS). Per tutti loro, per i loro famigliari, per le istituzioni e le associazioni è a disposizione il numero verde alcol 800.63.2000 dell’ISS: un servizio di counselling telefonico nazionale, anonimo e gratuito, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.00 (inoltre, negli stessi giorni, dalle 10.00 alle 13.00, risponde un esperto sulla Sindrome feto-alcolica). Fornisce informazioni sugli effetti dell’alcol sulla salute e sulla legislazione in materia, indica le strutture pubbliche presenti su tutto il territorio nazionale, le associazioni di volontariato e di auto aiuto che si occupano dei problemi legati all’alcol, fornisce materiale di prevenzione.
Miti da sfatare (a cura dell’Osservatorio CNESPS, SIA, AICAT)
1. L’alcol favorisce la digestione e disseta.
Falso. Al contrario l’alcol rallenta la digestione poiché aumenta la secrezione gastrica con alterato svuotamento dello stomaco. Inoltre, poiché per essere metabolizzato necessita di tanta acqua che viene poi persa con le urine, favorisce la disidratazione.
2. Bere a stomaco vuoto fa male.
Vero. Il cibo fa da tampone e limita lo spazio disponibile all’alcol occupando gran parte della superficie delle pareti dello stomaco, in tal modo l’alcol viene assorbito gradualmente. Basti pensare che a digiuno si raggiunge il picco di alcolemia, cioè la quantità di alcol nel sangue, dopo appena 20 minuti, mentre a stomaco pieno l’alcolemia risulta dimezzata.
3. Un bicchiere di vino rosso aiuta la salute cardiovascolare.
Falso. Le proprietà benefiche del resveratrolo contenuto nella buccia dell’uva non sono mai state provate. Inoltre, per ottenere i vantaggi tanto decantati, bisognerebbe berne una quantità tale che l’alcol pregiudicherebbe senz’altro le proprietà della molecola.
4. A parità di bicchieri, l’alcol è più dannoso per le ragazze che per i ragazzi.
Vero. La donna ha una capacità dimezzata rispetto all’uomo di distruggere l’alcol a parità di consumo. Lo assorbe più velocemente e lo espelle più lentamente: si ubriaca perciò più in fretta con quantità inferiori rispetto all’uomo.
5. L’alcol tiene svegli e rende più disinvolti nei rapporti con gli altri.
Falso. L’alcol è, semmai, un sedativo in grado solamente di camuffare la sensazione di fatica e il dolore. Nell’immediato disinibisce ed eccita, ma nel tempo favorisce ansia, depressione e irritabilità.
Il Telefono verde fumo 800.554.088
In Italia vi sono oltre 11 milioni di fumatori. Tra questi i giovanissimi sono, spesso, forti fumatori: circa il 30% tra i 15 e i 24 anni fuma 15 sigarette al giorno e l’1,3% più di 25 sigarette al dì (dati Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’ISS). Il Telefono verde fumo dell’ISS – 800.554.088 – si rivolge a tutti i fumatori (e ai loro famigliari) per indirizzarli e sostenerli nel percorso per smettere di fumare (indica le terapie e i metodi per smettere di fumare, indirizza verso i centri antifumo presenti sul territorio nazionale), ai non fumatori per indicare le strategie di tutela dal fumo passivo, agli ex fumatori per sostenerli in momenti a rischio di ricadute, agli operatori socio-sanitari per fornire materiale scientifico, informativo e divulgativo sugli effetti sulla salute causati dal fumo, alle istituzioni pubbliche e private per programmare interventi di prevenzione e promozione della salute. E’ un servizio nazionale, anonimo e gratuito, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.00. Da circa un anno il numero verde contro il fumo è scritto anche sui pacchetti di sigarette.
Miti da sfatare (a cura dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga)
1. Fumare tre sigarette al giorno non fa male.
Falso. Per il fumo non esiste un valore soglia al di sotto del quale non si corrono rischi. Il grado di tossicità dipende, oltre che dal numero di sigarette fumate, dall’età di iniziazione, da quanto tempo si fuma e dalle caratteristiche proprie della persona.
2. Il fumo, se non viene inalato, non è dannoso.
Falso. Sono oltre quattromila le sostanze chimiche liberate dal fumo di sigaretta al momento della combustione: nicotina, monossido di carbonio e catrame, tra le più conosciute. Tra le altre, troviamo il polonio alfa-radioattivo 210 (Po-210) derivante dai fertilizzanti utilizzati nelle piantagioni di tabacco e il piombo 210 (Pb-210) che fanno sì che un fumatore di 20 sigarette al dì per un anno è come se si sottoponesse a circa 25 radiografie al torace.
3.Smettere di fumare produce innumerevoli benefici già nell’immediato e a distanza di anni.
Vero. Cuore e polmoni sono, nell’immediato, meno affaticati. I denti e le dita non si ingialliscono più. A distanza di cinque anni si dimezza il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore (gola, esofago, cavità orale, vescica, utero) e dopo 10 anni si dimezza anche la possibilità di contrarre un tumore ai polmoni.
4.Le sigarette light, come pure quelle fatte a mano, non fanno meno male di quelle normali.
Vero. La differenza tra le “light” e le sigarette normali non esiste dal punto di vista degli effetti sulla salute. Le sigarette rollate (le sigarette “fai-da-te”) sono pericolose quanto quelle tradizionali, se non di più quando vengono utilizzate senza filtro.
5.Le sigarette elettroniche favoriscono la cessazione dell’abitudine al fumo.
Falso. La sigaretta elettronica è di recente introduzione. Non ci sono ancora sufficienti studi per dimostrare la sua efficacia come ausilio per smettere di fumare né tantomeno il grado della sua potenziale tossicità.
Fonte: Uniticontrolaids
L’articolo Settimana Europea della Gioventù: l’impegno dell’ISS è uno degli articoli di Poloinformativo HIV AIDS.
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