Seguimi con gli occhi : Nadia Galliano racconta l’HIV in modo insolito attraverso gli occhi di Emma che dopo la morte del fratello maggiore a causa dell’AIDS e ha messo in stand by la sua vita.

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“La vita non ti viene ad amare, la devi amare tu”.
A pronunciare queste parole è uno dei partecipanti al gruppo di auto-aiuto di “Seguimi con gli occhi di Nadia Galliano, edizioni bookabook. Si tratta di vita vera e non finzione, come spiega l’autrice nei ringraziamenti: “Il mio grazie più grande a ogni volto racchiuso dentro i personaggi di questo romanzo: mi avete regalato la vostra storia durante le riunioni del gruppo Supporto e Partecipazione”. Precisando che niente potrà restituire il dono che le hanno fatto i partecipanti al gruppo di Anlaids.
Purtroppo sono vere anche le dimostrazioni di pregiudizi: la sorella che tiene separate i piatti e le posate della persona in HIV, la richiesta di nascondere la sieropositività perché metterebbe la famiglia in una cattiva luce, la difficoltà ad accettare senza giudicare una persona sieropositiva.

La protagonista è Emma, una giovane donna che decide di mettere in stand by la sua vita dopo la morte del fratello maggiore Nicola. Lui si è spento rapidamente a causa dell’HIV e lei ha sviluppato una rabbia sorda nei confronti di Nico e del mondo. Nella sua testa continua a ritornare la frase “I fratelli delle persone perbene non muoiono di quello…”. Uno dei commenti pubblicati dopo la morte del fratello nel suo seguitissimo vlog su Youtube. E gli hater hanno lasciato tante frasi simili a questa.
Dopo tanti anni c’è ancora che pensa che l’HIV sia riservata a tossici, omosessuali, prostitute.

Lo psichiatra che ha in cura Emma è convinto che frequentando altre persone in HIV riuscirà ad affrontare la rabbia e la paura e probabilmente a riprendere a vivere.

Da dove nasce la rabbia? Come si è infettato Nicola? E di cosa ha paura Emma?
Non ve lo dirò perché vi toglierei il piacere della lettura. Però vi posso assicurare che io mi sono sentita molto vicina alla donna: anch’io ho provato dolore e rabbia quando ho perso amici per l’AIDS. 
Per sollecitare la vostra curiosità posso anticiparvi che il titolo ha un significato molto preciso per Emma, lo scoprirete leggendo il libro.

Il romanzo di Nadia Galliano si legge bene, nonostante l’argomento sicuramente non facile da trattare, le persone che compongono il gruppo di auto-aiuto si misurano con la quotidianità: lavoro, amore, amicizia, famiglia. In alcuni casi vi sono anche problemi più complessi quali anoressia, droga, depressione. Insomma la vita.
Il linguaggio è molto attuale ed io sono convinta che questo libro andrebbe letto nelle scuole perché di HIV si parla poco e invece i ragazzi sono assetati di informazioni. E Internet non basta, hanno necessità di confrontarsi con persone che non giudicano ma sono in grado di fornire risposte alle loro domande.

“Seguimi con gli occhi” prende il lettore per mano e lo porta nella vita di Emma, Met, Carlo, Teresa, Camilla, Federico, Andrea e Adele: pagina dopo pagina si sente sempre più coinvolto e non riesce a staccarsi. Il finale è decisamente inaspettato e fonte di riflessione.

Leggetelo, mi ringrazierete.
M.Z.

I figli di Gilgameš. Omogenitorialità e psicoanalisi

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Venerdì 1 Marzo alle ore 18:00

presso Libreria Antigone

via Antonio Kramer 20 

Presentazione dell’ottano numero della Rivista letterA
*** I figli di Gilgameš.  Omogenitorialità e psicoanalisi ***
Mimesis Edizioni
Con la curatrice della rivista Giorgia Fracca, dialoga Marco Malfi Chindemi

 

La rivista : 
Questo volume nasce dall’esigenza di aprire una riflessione sull’omogenitorialità nell’ambito della psicoanalisi lacaniana e non solo lacaniana. È una riflessione che sempre più spesso si impone allo psicoanalista: sia a partire dalla clinica, sia a partire dalle trasformazioni delle funzioni genitoriali nella società.
Una prima parte è dedicata a contributi di natura etica, giuridica, filosofica, antropologica, non senza una particolare attenzione ai gender studies, con contributi inediti in Italia di autori particolarmente originali e influenti: l’antropologo Maurice Godelier, il critico letterario Lee Edelman e il filosofo Frédéric Gros. Una parte centrale raccoglie riflessioni di teoria e di clinica psicoanalitica, tratta i temi della sessuazione, dell’Edipo nel tempo del tramonto del simbolico, delle trasformazioni delle funzioni genitoriali, e presenta alcuni casi clinici. Una terza parte offre una serie di brevi letture di celebri film e serie televisive e tratteggia così una panoramica delle rappresentazioni dell’omogenitorialità più diffuse nel nostro immaginario.

La curatrice
Giorgia Fracca, psicoterapeuta e psicoanalista, socia ALIpsi (Associazione lacaniana italiana di psicoanalisi), socia Asa (Associazione solidarietà Aids Onlus), socia EDGE (Excellence and diversity by LGBT executives), da diversi anni si occupa in particolare di temi teorici e clinici legati all’identità di genere e all’omogenitorialità.

SCARICA L’INVITO 

 

Milano CheckPoint

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Il Check Point di Milano è uno spazio extra ospedaliero gestito da operatori alla pari, psicologi e medici, che ha come principale obiettivo la Prevenzione. Il check Point si struttura in 2 appuntamenti diversi: Un giorno dedicato al testing di infezioni sessualmente trasmesse, screening HIV ed eventualmente HCV e sifilide, compatibilmente con i fondi a disposizione e l’altro giorno alla PrEP (Profilassi pre esposizione HIV)  con screening sistematico di gonococco e clamidia, con la presenza costante di attività di counselling.

La nascita del Milano checkpoint è un avvenimeto importante per Milano, le Istituzioni, la realtà Scientifica e le Associazioni che si occupano di prevenzione HIV. In questa data il sindaco Giuseppe Sala ha firmato l’adesione di Milano al progetto internazionale Fast Track Cities, di cui fanno già parte 250 città al mondo.
In risposta a questo importante avvenimento e, volendo realizzare azioni concrete, le Associazioni milanesi (AsaANLAIDS Sezione LombardaFondazione LILA Milano OnlusCIG Arcigay Milano e Nps Italia Onlus) hanno fondato l’associazione Milano Check Point che, con il supporto del Comune di Milano e di Simit Lombardia, si propone come prima importante azione concreta e condivisa.
Questo rappresenta per Milano un elemento di rilievo internazionale, un’azione fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi dell’eradicazione del virus e dello stigma.
Per la prima volta tutti insieme verso una società unita e consapevole.

 

Milano Checkpoint - Via Giovanni Battista Pergolesi 15 citofono 17 piano -1

Milano (MM1 Lima, MM2 Caiazzo, MM3 Centrale)

 

Orari di apertura:

TEST HIV / SIFILIDE rapido capillare, gratuito - Ogni Mercoledì dalle 16:00 alle 20:00 Test rapido HIV e Sifilide

per prenotazioni e info : https://milanocheckpoint.it/it/#prenotazioni  oppure test@milanocheckpoint.it

 

 

SPORTELLO PREP . gratuito - Ogni Lunedì, Martedì e Giovedì  dalle 15:00 alle 20:00 Sportello PrEP (per prima prenotazione:  https://milanocheckpoint.it/it/#prenotazioni oppure prep@milanocheckpoint.it / inviare un messaggio a +39 328 239 3565)

Lo sportello, attraverso la consulenza di un medico infettivologo e di operatori qualificati, supporta tutti coloro abbiano deciso di utilizzare la PrEP come prevenzione da infezione da HIV. 

 

 La prenotazione per i servizi del checkpoint è obbligatoria ed è possibile effettuarla anche dal sito

www.milanocheckpoint.it

 

 

Piena operatività del BLQ Checkpoint: Plus chiede un confronto con la Regione E-R

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Bologna, 10 gennaio 2019

 

Anche il 2018 del BLQ Checkpoint è stato un anno denso di attività e riconoscimenti ottenuti grazie al lavoro dei volontari dell’associazione Plus Onlus, questo malgrado l’alternante appoggio politico delle istituzioni sanitarie.

 

L’anno appena concluso ha visto la definitiva scadenza della convenzione lato Azienda Sanitaria, convenzione già scaduta nel 2017 ma prorogata fino al 31/12/2018 dopo nove mesi di rinvii, chiarimenti, revisioni e imposizioni da parte della direzione generale. Un modus operandi degno del peggiore approccio padronale. Un ritardo che ben rende l’idea della distanza fra la volontà espressa dalla Regione Emilia-Romagna e quella della direzione aziendale.

 

In risposta a un’interrogazione parlamentare dell’onorevole Rizzo Nervo, il ministero della Salute ha dichiarato: “Da ultimo, con particolare riferimento alle iniziative sviluppate a Bologna, si precisa che i risultati ottenuti dai «checkpoint» nelle infezioni a trasmissione sessuale sono molto incoraggianti. I contesti non sanitari sono, infatti, luogo d’elezione per l’esecuzione dei test HIV e IST e l’offerta di test rapidi al di fuori degli ambienti sanitari può contribuire ad aumentare il numero delle diagnosi tempestive e a facilitare l’accesso ai trattamenti”.

 

Plus registra con piacere gli apprezzamenti contenuti nelle dichiarazioni ufficiali della Regione, del Parlamento e del governo in carica, ma al contempo prende atto con rammarico che a tali dichiarazioni non corrispondono altrettanti atti politici concreti e conformi alla delibera di giunta regionale n. 1095 del 9/7/2018.

 

Allo scopo di comprendere se vi sia effettivamente la volontà politica di sostenere e implementare appieno il servizio del BLQ Checkpoint, Plus Onlus intende avviare un confronto istituzionale con tutti i gruppi consiliari della Regione E-R e i parlamentari eletti nei collegi regionali.

 

Plus ha quindi chiesto un incontro con il presidente del gruppo assembleare al fine di giungere a una convenzione condivisa, capace di garantire la piena operatività del BLQ Checkpoint.

Le opere di “Fabrizio Sclavi & Friends for Asa” in galleria Pisacane

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Dal 7 gennaio le opere, che avete ammirato durante la serata ““Fabrizio Sclavi & Friends for ASA”, sono esposte alla Galleria Pisacane Arte in via Carlo Pisacane 36.

Le opere di Gian Paolo Barbieri, Maria Vittoria Backhaus, Maurizio Galimberti, Ilaria Facci, Giovanni Gastel, Piero Gemelli, Fabrizio Sclavi, Alessandra Spranzi, Oliviero Toscani, Paolo Zambaldi (con Cosetta Giorgetti) Max Zambelli, Stefano Zarpellon ed Efisio Rocco Marras si possono vedere e acquistare nell’orario di apertura della Galleria: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Ci rendiamo conto che acquistare una delle opere è piuttosto oneroso e quindi abbiamo messo a punto una modalità di donazione affinché tutti possano contribuire al Progetto di Archivio digitale delle Coperte.

Abbiamo inserito il Progetto in Produzioni dal Basso, una piattaforma di crowdfunding che consente di donare quello che si desidera con bonifico, carta di credito e PayPal.
Come fare?
È molto semplice: basta andare su www.produzionidalbasso.com e digitare nello spazio di ricerca Archivio digitale della Coperta dei Nomi.

Cosa significa? 
In estrema sintesi: realizzare un libro e un video con un film con tutte le Coperte dei Nomi, ad oggi sono circa 400. 
E questo comporta un grande lavoro: in primo luogo verificare e catalogare tutte le Coperte/Quilt in modo da realizzare una breve descrizione per ogni Coperta contenuta nel Quilt. Le Coperte saranno fotografate nella location dove abbiamo presentato il progetto “10CorsoComoTazzoli” in via Tazzoli 3. Anche chi non è esperto di fotografia comprende che, per fotografare in modo adeguato ogni Coperta/Quilt, ci vuole un grande spazio. Successivamente occorre montare tutti gli scatti e saranno davvero tanti per poter trovare quello “giusto” in un film. Preparare i testi e “trovare” la voce per il video. 
E per fare tutto ciò, come si può ben immaginare, occorre tempo e denaro. Non è un lavoro che si può svolgere solo in volontariato. 
Ma questa lunga operazione ci permetterà ogni Primo Dicembre, ma anche in altri eventi, di proiettare il video con tutte le Coperte, affinché le amiche e gli amici a cui sono dedicate le Coperte siano con noi durante la celebrazione. 
Un modo per ricordare chi ha vissuto il periodo più brutto dell’AIDS e non ce l’ha fatta e allo stesso tempo per ricordare a tutte le persone che, pur avendo fatto tanti passi avanti, l’HIV è ancora presente e il contagio è dietro l’angolo. 
E per combattere lo stigma che circonda anche oggi le persone che vivono con HIV.

Siate generosi, ricordate che con il denaro raccolto riusciremo a realizzare il Progetto.

THINK POSITIVE – Fabrizio Sclavi & Friends in esposizione fino al 23 dicembre

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“10 Corso Como Tazzoli” in via Tazzoli 3 inaugura i nuovi spazi con una mostra speciale per pensare in modo diverso alle persone che vivono con HIV in collaborazione con Fabrizio Sclavi & Friends for ASA, Associazione Solidarietà Aids. Le Opere di Sclavi e di tutti gli artisti che hanno risposto all’ appello, saranno esposte fino al 23 Dicembre e potranno essere acquistate . 

 

 

Per questa speciale iniziativa  Fabrizio Sclavi ha mobilitato amici e colleghi di sempre tra i migliori fotografi e creativi internazionali per sensibilizzare sul tema dell’AIDS e del pregiudizio verso le persone che vivono con HIV.

Sclavi ha realizzato quattro immagini che raccontano in modo ironico e comunicativo il virus e le attività che ASA dal 1985 ha messo in campo a supporto dei malati.

All’ appello lanciato da Fabrizio Sclavi per questo importante progetto hanno subito aderito :

Gian Paolo Barbieri, Maria Vittoria Backhaus, Maurizio Galimberti, Ilaria Facci, Giovanni Gastel, Piero Gemelli, Alessandra Spranzi, Oliviero Toscani, Paolo Ventura, Paolo Zambaldi, Max Zambelli, Stefano Zarpellon ed Efisio Rocco Marras. Tutti i fotografi e creativi hanno donato un’opera per la mostra e in alcuni casi realizzato uno scatto ad hoc per iniziative importanti per ASA, come la campagna #undetectable, che mira a combattere l’ignoranza spiegando che le persone sieropositive sottoposte a una terapia antiretrovirale efficace non sono più contagiose.

 

 

 

HIV: una campagna in realtà aumentata e un nuovo checkpoint tra le iniziative per non abbassare la guardia

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#TrattamiBene è l’hashtag ufficiale della campagna. Un modo per aggiungere ulteriori voci sulla quotidianità di chi è colpito da HIV o che lo conosce da molto vicino.

( A cura di Filomena Fotia – fonte Meteroweb )

Una mano che, idealmente, rappresenta i progressi scientifici e l’informazione, fa esplodere la bolla che racchiude le persone che convivono con l’HIV, permettendo loro di uscire dall’isolamento e tornare a vivere in società alla pari degli altri. Il tutto con uno stile che richiama Keith Haring, artista morto di AIDS nel 1990. È questo il soggetto dell’opera di Knet, il cui vero nome è Carlo Oneto, street artist di Salerno che ha già collaborato a diversi progetti con l’Arcigay di Napoli.  L’opera di Knet rivestirà un autobus a due piani in viaggio per il centro di Roma dal 26 novembre fino al 1° dicembre, giornata Mondiale dell’AIDS  2018 (#worldAIDSday). A Milano, invece, grazie agli Orticanoodles ben conosciuti sul territorio milanese e non solo, a girare su un autobus per le vie del centro sarà un’opera floreale che, una volta inquadrata da uno smartphone, verrà attaccata dal virus. Ma, al contrario di quanto ci si possa aspettare la ‘vegetazione’ rimane luminosa e rigogliosa. Il messaggio è che oggi, grazie ai progressi e all’innovazione scientifica è solo la vita a essere contagiosa.

L’iniziativa artistica e tecnologica, che è stata presentata a margine dell’incontro dedicato a medici  specialisti ‘In their voices’, è un ulteriore capitolo della Campagna #Trattamibene, www.hivtrattamibene.itpromossa da Gilead Sciencesun nuovo spazio di informazione sviluppato grazie al contributo di nove associazioni di pazienti attive a livello nazionale (Anlaids Onlus, ALA Milano Onlus, Arcigay Onlus, ASA Onlus, Circolo Mario Mieli, Arcobaleno AIDS Onlus, NPS Italia Onlus, Nadir Onlus, Plus Onlus), con il patrocinio di ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research) e SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali).

“È importante tenere alta l’attenzione sull’HIV in particolare su quello che emerge a gran voce dalla comunità dei pazienti: un ‘trattare bene’ che deve arrivare forte e chiaro a tutta l’opinione pubblica e con tutti gli strumenti possibili e che è strettamente connesso alla qualità della vita, la nuova vera sfida per tutti e da affrontare uniti” afferma Antonella D’Arminio Monforte Direttore Malattie infettive dell’Ospedale San Paolo di Milano. “Grazie al valore rappresentato dall’innovazione terapeutica e da cure sempre più efficaci che hanno portato all’abbassamento della concentrazione di HIV nel sangue, e quindi all’equazione U = U (Undetectable = Untrasmittable) ora è possibile focalizzarsi su aspetti fino ad oggi tralasciati. Ora infatti è possibile oltre l’orizzonte medico-sanitario e soffermarsi su aspetti più connessi a tutta la qualità della vita delle persone con HIV”.

#Trattamibene in AR (Augmented Reality)

Due autobus a due piani gireranno per le vie centrali di Roma e Milano dal 26 novembre al 1° dicembre rivestiti delle ‘opere’ di Knet, street artist salernitano (a Roma) e Orticanoodles, pseudonimo di due street artisti italiani, Wally e Alita (a Milano). Seguendo il tema fondante della campagna TrattamiBene che è quello di Guardare Oltre l’HIV, inquadrando le due opere con il proprio smartphone sarà possibile guardare oltre le opere e scoprire significati nascosti. Per godere dell’esperienza di AR basterà scaricare l’applicazione messa a punto da BEPART – the Public Imagination Movement, la start up innovativa che ha coordinato la parte tecnologica del progetto. L’App Bepart è disponibile gratuitamente su Google Play e Apple Store. Una volta scaricata, basta seguire le istruzioni e puntare il visualizzatore dell’App verso la fiancata dell’autobus come fosse una fotocamera; l’immagine si animerà svelando messaggi e contenuti nascosti.

Il primo Check point a Milano

Sempre a margine dell’incontro ‘In Their Voices’, è stato presentato anche il progetto del primo Checkpoint milanese. Si tratta di una struttura che sorgerà in centro città, all’interno della Casa dei Diritti di via de Amicis, interamente gestita da diverse Associazioni di pazienti (Anlaids, Asa, Cig Arcigay, Lila e NPS) con il supporto di SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali) Lombardia. Il progetto nasce nell’ambito del protocollo “Fast Track Cities”, il circuito internazionale a cui aderirà anche Milano.  Nato a Parigi e sottoscritto da numerose città in tutto il mondo, il progetto intende promuovere la condivisione di programmi di prevenzione e campagne di sensibilizzazione contro l’HIV.

Abbiamo lavorato per diversi mesi insieme alle Associazioni coinvolte per far nascere quello che vorremmo rappresentasse un punto di riferimento importante per persone della comunità LGBT e per tutta la popolazione, per fare informazione, prevenzione e screening non solo per l’HIV, ma per tutte le malattie sessualmente trasmissibili” ha dichiarato Massimo Cernuschi Presidente di ASA (Associazione Solidarietà AIDS) una delle Associazioni coinvolte nella nascita e gestione della struttura. “Crediamo sia molto importante per chi vuole avere consigli, informazioni e supporto poter usufruire di un centro indipendente dalle strutture sanitarie in cui si possono incontrare persone che operano nelle Associazioni e molto vicine al tema dell’HIV e delle malattie trasmissibili sessualmente”.

#TrattamiBene, la Campagna

TrattamiBene è l’hashtag ufficiale della campagna. Un modo per aggiungere ulteriori voci sulla quotidianità di chi è colpito da HIV o che lo conosce da molto vicino. Chiunque voglia contribuire al progetto potrà farlo utilizzando l’hashtag e raccontando la sua esperienza sui propri canali social. I contributi ritenuti rilevanti saranno presi in considerazione per lo sviluppo futuro del progetto, che mira soprattutto a identificare e affrontare i nuovi bisogni di chi convive con il virus.

A cura di Filomena Fotia
Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2018/11/hiv-realta-aumentata/1185930/#jYXMvLAO1KtSVgMj.99

 

IL TRAM DELLA PREVENZIONE 2018

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TRASMETTERE PREVENZIONE – DISCOTRAM TOUR

Sabato 1 dicembre 2018 – Via Orefici ang.Via Cantù (Duomo M1) Milano

 

Una giornata sul Discotram è l’evento di Milano per sensibilizzare sull’ importanza della prevenzione del virus da HIV e di altre malattie sessualmente trasmissibili, rivolto soprattutto ai più giovani, innovativo nella forma e nel linguaggio.

I cittadini milanesi rispondono all’ appello e contribuiscono a diffondere il messaggio di prevenzione a bordo del mezzo pubblico milanese per eccellenza: il tram

Il contatto tra le persone diffonde l’informazione… non il virus.

 

 

Anche quest’anno, In occasione della GIORNATA MONDIALE PER LA LOTTA CONTRO L’AIDS, 1° dicembre 2018, ASA – Associazione solidarietà AIDS Milano, partecipa all’evento:

 

                                                                                  

TRASMETTERE PREVENZIONE

Una giornata sul Disco-tram per la prevenzione

 

allo scopo di sensibilizzare i cittadini sul fenomeno delle infezioni da HIV, che si stanno riproponendo in maniera esponenziale. Fra le cause della nuova diffusione del virus, anche la scarsità di informazioni e comunicazioni al riguardo.

Per richiamare l’attenzione su questo problema in maniera non convenzionale, il Comune di Milano, in collaborazione con ATS Milano, CORDA – coordinamento AIDS e in partnership tecnica con ATM – Azienda trasporti milanesi, organizza il disco-tram itinerante per le vie della città su uno dei tram storici di Milano. A bordo del mezzo i cittadini potranno informarsi sulle modalità di prevenzione del virus HIV e di altre malattie a trasmissione sessuale.

L’evento si svolgerà dalle 14 alle 20 sui binari tranviari del centro di Milano, lungo il seguente percorso: Via Cantu’/Via Orefici – Via Torino – Via Cesare Correnti – Corso di Porta Genova – Via Cristoforo Colombo – Porta Genova  e ritorno per una durata di 30 minuti per ogni tragitto.

 

Il tram, allestito con i banner della manifestazione, effettuerà il percorso con lo scopo di diffondere il messaggio di solidarietà e prevenzione legato alla Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids che si celebra il 1° dicembre.

 

Il pubblico potrà assistere alle performance dei dj che si alterneranno alla consolle appositamente allestita sul tram. Le guest star saranno Bianca Lamessa e  Moira Miss DJ.

Ai partecipanti sarà offerto l’aperitivo con drink e buffet gratuito e potranno assistere alla performance dei DJ’s.

Presso la fermata di Via Orefici/via Cantù (M1 Duomo), i volontari di tutte le associazioni che compongono il CORDA distribuiranno materiale informativo e inviteranno i presenti a salire sulla vettura.

I partecipanti potranno salire e scendere presso le fermate di via Orefici/Cantù e Porta Genova.

 

THINK POSITIVE – Fabrizio Sclavi & Friends per il World AIDS day di ASA Milano

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“10 Corso Como Tazzoli” in via Tazzoli 3 inaugura i nuovi spazi con una mostra speciale per pensare in modo diverso alle persone che vivono con HIV in collaborazione con Fabrizio Sclavi & Friends for ASA, Associazione Solidarietà Aids

 

 

In occasione del 1° dicembre 2018, Giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS, ASA Associazione Solidarietà AIDS organizza una mostra-happening che inaugura il nuovo

10 Corso Como Tazzoli, un segnale importante per la città di Milano che si arricchisce di nuovi spazi aperti per l’intrattenimento culturale.

 

Per questa speciale iniziativa testimonial d’eccezione è Fabrizio Sclavi, che ha mobilitato amici e colleghi di sempre tra i migliori fotografi e creativi internazionali per sensibilizzare sul tema dell’AIDS e del pregiudizio verso le persone che vivono con HIV. Sclavi ha realizzato quattro immagini che raccontano in modo ironico e comunicativo il virus e le attività che ASA dal 1985 ha messo in campo a supporto dei malati.

 

 

 

 

All’ appello lanciato da Fabrizio Sclavi per questo importante progetto hanno subito aderito :

Gian Paolo Barbieri, Maria Vittoria Backhaus, Maurizio Galimberti, Ilaria Facci, Giovanni Gastel, Piero Gemelli, Alessandra Spranzi, Oliviero Toscani, Paolo Ventura, Paolo Zambaldi, Max Zambelli, Stefano Zarpellon ed Efisio Rocco Marras. Tutti i fotografi e creativi hanno donato un’opera per la mostra e in alcuni casi realizzato uno scatto ad hoc per iniziative importanti per ASA, come la campagna #undetectable, che mira a combattere l’ignoranza spiegando che le persone sieropositive sottoposte a una terapia antiretrovirale efficace non sono più contagiose.

 

«Siamo molto grati a Fabrizio Sclavi e a tutti gli artisti che si attivano per contrastare l’infezione da HIV. – Ha affermato Massimo Cernuschi, presidente di ASA – Speriamo che questa serata happening possa fare da cassa di risonanza per pensare e vedere le persone sieropositive senza pregiudizi, sapendo che un virus non rilevabile, Undetectable, non è trasmissibile: Untransmittable, U=U, come abbiamo stampato sulle magliette ASA».

Ogni anno ASA, referente nazionale del progetto storico promosso dall’organizzazione americana The Names Project Foundation, cura la manifestazione La Coperta dei Nomi (THE QUILT) dove espone le coperte disegnate e ricamate da amici o parenti di vittime dell’AIDS, affinché il loro ricordo non vada perduto.
Quest’anno, grazie alla mostra curata da Fabrizio Sclavi e Federico Poletti, ASA mette in mostra le “Coperte dei Nomi” attraverso un’installazione in 10 Corso Como Tazzoli insieme ad alcune fotografie emozionali realizzate dai fotografi coinvolti nell’iniziativa.

Durante la serata sarà lanciata una campagna di crowdfunding per realizzare l’archivio digitale di tutte le “Coperte dei Nomi” che ASA conserva (circa 400), rendere fruibili i Quilt e conservarne la memoria. Alle ore 18.30 Fabio Marelli, speaker di Discoradio, introduce gli ospiti e gli autori protagonisti. Alle ore 21.00 l’attore Angelo di Genio recita alcuni passaggi tratti dallo spettacolo “Processo a Nureyev” di Mario Acampa. Alle ore 21.30 Sem & Stenn, reduci da X Factor, cantano dal vivo. 

 

 

 

“Dopo la nostra prima apparizione in tv, ricordiamo molto bene il commento di un hater che diceva “non dovrebbero stare in tv questi due potrebbero avere l’AIDS”. Questo commento ci aveva fatto pensare: in primis, all’associazione facile comunità lgbt -AIDS, ma soprattutto all’idea che chi ha contratto l’AIDS non meriti nemmeno di essere rappresentato. Siamo sempre pronti a sostenere cause che, pur non riguardandoci personalmente, hanno bisogno di una voce che le supporti”. Sem & Stem

Festa per Stefano domenica 18 novembre

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Sono passati 25 anni dalla morte di Stefano Marcoaldi uno dei presidenti di ASA che è sempre stato in prima linea per combattere lo stigma e il pregiudizio nei confronti dell’HIV e delle persone sieropositive.
Stefano è andato al Maurizio Costanzo Show a raccontare della sua sieropositività e della difficoltà di vivere senza lasciarsi sopraffare dalla paura della morte, ma soprattutto senza abbassare la guardia contro lo stigma e il pregiudizio che negli anni Novanta circondava HIV e AIDS.
Le terapie hanno fatto passi da gigante, mentre stigma e pregiudizio sono ancora una costante contro le quali ASA si impegna quotidianamente.
Come ripeteva spesso Stefano “Non abbiate paura di amare”.

Per ricordare Stefano e le sue battaglie, la famiglia Marcoaldi ha organizzato una Festa domenica 18 novembre allo Spazio Tadini in via Jommelli 24 a Milano.
L’evento, che inizierà alle 19, è aperto a tutti: ci saranno familiari, amici e artisti. Saranno esposte le opere di Federico Marcoaldi, il nipote di Stefano. Durante la serata si terrà una raccolta fondi a favore di ASA, ma soprattutto staremo insieme con allegria, proprio come amava fare Stefano.

Vi aspettiamo.

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