L’epatite C (HCV), B (HBV) e l’HIV sono tre virus che hanno in comune la via di trasmissione, prevalentemente per via ematica, e con frequenza diversa anche la via sessuale (sensibilmente inferiore per l’epatite C). Per questo motivo, i pazienti coinfetti ( che quindi presentano contemporaneamente più di un virus ) rientrano spesso negli stessi gruppi a rischio di contrarre queste infezioni.
Confezione HCV HBV
In molte aree geografiche, incluso il bacino del Mediterraneo, i pazienti affetti da epatite cronica HBsAg/anti-HCV positiva rappresentano una quota rilevante di tutti i pazienti affetti da epatite cronica. Inoltre, numerose evidenze suggeriscono che la doppia infezione da HBV e HCV abbia notevole rilevanza clinica.
I risultati di numerosi studi hanno evidenziato che la doppia infezione da HBV e HCV è associata ad una epatopatia cronica ad impronta severa e al rischio di sviluppo di epatocarcinoma (HCC).
Dal punto di vista patogenetico, quindi, i due virus sembrano avere una azione in sinergica piuttosto che in antagonismo. In particolare, nei pazienti affetti da epatite cronica HCV-correlata, la coinfezione con HBV è un importante fattore di progressione della fibrosi, e favorisce in tal modo l’instaurarsi della cirrosi epatica.
Coinfezione HCV – HIV
Come è ben noto, l’efficienza di trasmissione del virus dell’epatite è molto elevata attraverso il sangue e gli emoderivati, mentre è nettamente inferiore per via sessuale e materno infantile. Inoltre l’infezione da HCV cronicizza nel 70-80% dei soggetti infetti. Per questo motivo la prevalenza della coinfezione da HCV è molto elevata tra i soggetti HIV+ con storia di tossicodipendenza o emotrasfusi tra i quali raggiunge percentuali superiori all’80%, mentre è molto meno frequente tra i pazienti con esposizione sessuale, nei quali la prevalenza della coinfezione è in genere inferiore al 10%.
Nei Paesi più industrializzati, le epatopatie causate dall’infezione cronica da virus dell’epatite C sono divenute una causa sempre più importante di morbilità e mortalità tra i pazienti HIV-positivi con infezione parenterale da HCV. Un terzo dei pazienti HIV-positivi europei e statunitensi ha una coinfezione da HCV. L’HIV accelera l’epatopatia HCV-correlata, in particolare quando l’immunodeficienza indotta dall’HIV raggiunge uno stadio avanzato.
La confezione HIV – HCV pertanto aumenta il rischio di trasmissione sessuale e materna di HCV.
In molti casi di pazienti con confezione HIV/HCV sono consigliate le vaccinazioni contro l’epatite A e B, qualora questi pazienti non risultino già immuni.
1,2. Istituto Superiore di Sanità, Rapporto ISTISAN 03/29