Notizia da Poloinformativo HIV AIDS
Ricercatori italiani hanno individuato la zona del nucleo dei linfociti in cui il virus si integra con i geni dell’individuo infettato. Ricercatori italiani hanno individuato la zona del nucleo dei linfociti in cui il virus si integra con i geni dell’individuo infettato.
E’ stata fotografata per la prima volta la struttura del nucleo dei linfociti e scoperte le “tane” dove l’Hiv si nasconde fino a diventare ‘invisibile’. La ricerca è stata realizzata all’Icgeb di Trieste da un gruppo di studiosi guidati dal professor Mauro Giacca, direttore del Centro di medicina molecolare. La scoperta è stata pubblicata sul sito di ‘Nature’ e avrà forti ricadute nello sviluppo di nuovi farmaci contro l’Aids.
L’Aids è collegato alla proprietà del virus di inserire il proprio Dna in quello delle cellule che infetta diventando così parte del loro patrimonio genetico. Gli esperti hanno cercato di capire come mai i virus colpisce solo determinati geni e ne ignora altri. Infatti la ragione per cui il virus scelga soltanto alcuni dei 20mila geni umani per integrarsi e, soprattutto, come riesca all’interno di questi geni a nascondersi ai farmaci era rimasto finora un enigma. Ora questo enigma è stato risolto dal gruppo di ricerca dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology. Gli studiosi hanno dimostrato che la presenza di due proteine(NUP153 e LEDGF/p75) è fondamentale perché il virus riesca a inserirsi nella cellula.
Si tratta di un altro passo avanti nella lotta all’Aids. Recentemente un gruppo di ricercatori statunitensi ha messo a punto una sostanza in grado di ‘inibire’ il virus nelle scimmie. Gli studiosi americani del Scripps Research Institute, in California, hanno modificato il Dna delle scimmie, in modo da creare una specie di ‘scudo’ contro l’Hiv. La sperimentazione sulle cavie da laboratorio, durata diversi mesi, ha dato risultati incoraggianti.
FONTE: repubblica.it