{"id":10373,"date":"2015-06-17T08:36:52","date_gmt":"2015-06-17T06:36:52","guid":{"rendered":"http:\/\/www.poloinformativohiv.info\/?p=8241"},"modified":"2015-06-17T11:05:26","modified_gmt":"2015-06-17T09:05:26","slug":"7000-addetti-per-300mila-malati-i-serd-non-bastano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.asamilano30.org\/?p=10373","title":{"rendered":"7000 addetti per 300mila malati. I SERD non bastano"},"content":{"rendered":"
Notizia da Poloinformativo HIV AIDS<\/a><\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Notizia da Poloinformativo HIV AIDS<\/a><\/p>\n Lo scorso anno al tradizionale ruolo contro le tossicodipendenze, ai SERD è stato affidato anche quello su gioco d’azzardo, tabagismo, alcolismo. Mancano però mezzi e risorse per fare davvero prevenzione. […]<\/p>\n L’articolo 7000 addetti per 300mila malati. I SERD non bastano<\/a> è uno degli articoli di Poloinformativo HIV AIDS<\/a>.<\/p>\nLo scorso anno al tradizionale ruolo contro le tossicodipendenze, ai SERD \u00e8 stato affidato anche quello su gioco d\u2019azzardo, tabagismo, alcolismo. Mancano per\u00f2 mezzi e risorse per fare davvero prevenzione. Colloquio col prof. Alfio Lucchini, direttore del Dipartimento Dipendenze ASL Milano 2.<\/h3>\n
\nLa situazione del personale e\u0300 problematica: negli ultimi dieci anni sono quasi raddoppiati i pazienti e il personale e\u0300 rimasto bloccato a circa 7.000 unita\u0300. Garantire i livelli essenziali di assistenza che comprendono attivita\u0300 di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione e\u0300 difficilissimo e in molte realta\u0300 gia\u0300 disatteso. Si continua a spendere in Italia meno dello 0,8% del fondo sanitario nazionale per la lotta alle dipendenze, mentre i costi sociali e sanitari incidono sul PIL per un valore in euro decine di volte superiore. Le differenze in capacita\u0300 programmatoria e servizi offerti tra Regione e Regione e talvolta tra ASL della stessa Regione sono imbarazzanti.Come e\u0300 cambiato nel corso di questi anni lo specifico di chi si rivolge ad un SERD?La cosa significativa e\u0300 che ai SerD si presentano sempre piu\u0300 persone, giovani e meno giovani, considerabili \u201cnormali\u201d. Ad esempio cittadini che sono incorsi in problemi legati alla guida per abuso di alcol o sostanze: parlo di decine di migliaia di utenti. O lavoratori, con particolari mansioni tipo quelle che prevedono movimentazioni, che sottoposti ad accertamenti per verificare l\u2019uso di sostanze, sono risultati positivi ad almeno una sostanza. Insomma compiti di sanita\u0300 pubblica. Per quel che riguarda le sostanze, in molte aree del Paese e\u0300 la cocaina la droga piu\u0300 frequentemente utilizzata dai nuovi utenti dei SerD. Ma anche il poliabuso, sia di sostanze quali alcol e cocaina, o alcol e psicofarmaci<\/strong>, e\u0300 sempre piu\u0300 rappresentato. E infine c\u2019e\u0300 il GAP<\/strong>, il gioco d\u2019azzardo patologico, emergenza degli ultimi anni.I SERD riescono ad intercettare i nuovi tossicodipendenti, quelli del week-end, i ragazzi che usano solo droghe sintetiche, i milioni che fanno uso costante di cannabinoidi?
\n<\/strong> Credo non sia possibile pensare di intervenire su comportamenti che hanno pervaso la societa\u0300 in modo significativo e che hanno vissuti diversi, con i soli Servizi di accoglienza e cura. Ad esempio il consumo di cannabis: e\u0300 assai diffuso, si valuta che oltre un terzo dei giovani ne abbia fatto uso, ma da noi arrivano quei 30mila che incorrono in problemi amministrativi o legali per averla assunta. La scelta centrale dovrebbe essere quella della prevenzione, e di interventi coordinati a livello dei territori, con centri aggregativi, unita\u0300 mobili, servizi di approccio precoce.Oltre a queste strutture a suo avviso quale dovrebbe essere la risposta del pubblico per far fronte alle gravi tossicodipendenze? Le comunita\u0300 di recupero, ad esempio, sono ancora progetti validi?<\/strong> Esiste la necessita\u0300 di riflettere ed intervenire su situazioni di vita complicate, in cui la tossicodipendenza rappresenta la risposta incontrata per \u201cproseguire a vivere\u201d. Il termine cronicita\u0300 non deve spaventarci, e le fragilita\u0300 gravi richiedono interventi di lungo respiro. Le gravi dipendenze si caratterizzano per la possibile ciclicita\u0300 della presentazione dei fenomeni di abuso e dipendenza. Quindi i SerD devono migliorare i percorsi legati alla intensita\u0300 di cure, con interventi coordinati con il sistema della medicina territoriale. Il ruolo delle Comunita\u0300 terapeutiche<\/strong> deve cambiare profondamente e diventare parte integrante dei progetti territoriali, con percorsi flessibili, in stretto rapporto con SerD. In linea generale le Comunita\u0300 dovrebbero orientarsi su una maggiore specializzazione e modularita\u0300 delle offerte.<\/div>\n