PRESENTAZIONE LIBRO IN SEDE HIV/AIDS 2.0

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LA SERATA E’ APERTA A TUTTI ANCHE SENZA INVITO

Di HIV si parla poco, ma nel silenzio vi è il saggio che Claudia Turrisi ha dedicato all’argomento.

E proprio l’autrice sarà in Asa giovedì 18 febbraio alle ore 18,30 per raccontare come è nato “HIV/AIDS 2.0 – Profezia di un’evoluzione possibile”, edito da Franco Angeli.
Accanto a Claudia Turrisi – che ha iniziato la sua esperienza nella pratica della cura prestando servizio di volontariato presso due Case Alloggio che ospitano persone HIV-positive e si è laureata in Scienze dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Bergamo con una tesi dal titolo “HIV/AIDS 2.0. Storie di nuova generazione o quasi”- ci saranno Alessandra Bianchi e Massimo Cernuschi, che hanno contribuito alla stesura del saggio descrivendo all’autrice la loro esperienza di vita vissuta in associazione e in ospedale.
L’infezione da HIV e l’AIDS oggi sono ancora presenti nella nostra società, e non sono circoscritti a una parte marginale della popolazione. Le nuove diagnosi sono attribuibili, nella maggioranza dei casi, alla trasmissione sessuale. I dati ci dicono che si tratta di un fenomeno trasversale e in complessivo aumento, eppure è come se il problema fosse scomparso, nessuno ne parla più.
La cronicizzazione della malattia, insieme agli straordinari traguardi medico- scientifici nel frattempo raggiunti, rischiano di far trascurare difficoltà, fatiche, nascondimenti e sofferenze che ancora oggi vivono le persone HIV-positive nel confrontarsi con una patologia che ha implicazioni personali, fisiche, relazionali e sociali molto diverse dalle altre.
La disattenzione in merito al tema HIV, oltre a lasciar proliferare il potenziale distruttivo del virus, sta impedendo di accogliere l’inedita sfida (culturale, pedagogica, etica, politica, psicologica, umana e sociale) che questo tipo di malattia rappresenta.
HIV/AIDS 2.0 è volto a promuovere una nuova generazione di storie capaci di abbattere la mutilazione della comunicazione che ancora oggi sembra prevalere attorno all’HIV: vuole essere “profezia di un’evoluzione possibile” che crede nella tessitura di un contesto culturale e sociale pronto a includere il fenomeno HIV in tutta la sua complessità, quale richiamo perentorio all’uomo contemporaneo a ridisegnare i propri confini aprendosi alla costruzione di “reti generative”, fondate sulla responsabilità e la consapevolezza del valore da attribuire alla reciprocità della cura. Esercitare il pensiero e le azioni verso una cura di sé che è imprescindibilmente legata alla cura dell’altro diventa luce di un futuro desiderabile.

Vi attendiamo numerosi nella sede dell’associazione in via Arena 25 a Milano.
E non dimenticate di fare passa-parola e coinvolgere amiche e amici.
Conoscere e prevenire è sempre importante.
M.Z.

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