Buone notizie dalla ricerca scientifica in tema di HIV: un’equipe di ricercatori del Silk Insitute di La Jolla, California, è riuscita a identificare il modo in cui il virus aggira le difese dell’organismo e attacca il DNA delle cellule. In pratica si è visto come l’HIV riesce a inserire il proprio patrimonio genetico nella cellula aggredita, nella quale potrà -prima o poi- replicarsi.
La novità sta nel fatto che per la prima volta in assoluto l’azione del virus è stata osservata e analizzata a livello atomico. Secondo i ricercatori californiani, tale scoperta potrà condurre a importanti innovazioni nell’approccio alla cura dell’infezione e nella comprensione del meccanismo che ha permesso al virus di diventare più resistente ai farmaci attualmente utilizzati. Questi farmaci sono stati sviluppati studiando il comportamento dei retrovirus, una tipologia di virus simili all’HIV ma con una struttura più semplice. Il nuovo studio, invece, ha permesso ai ricercatori californiani di vedere “in diretta” come agisce l’intasoma dell’HIV dopo che si è attaccato al DNA della cellula ospite.
Il prossimo obiettivo del team sarà quello di riuscire ad analizzare sia il complesso proteico prima dell’aggancio, sia la struttura intrappolata dai farmaci oggi utilizzati. Per approfondire questi ambiti di ricerca sono previsti strumenti di analisi con una risoluzione ancora maggiore di quella fin qui utilizzata, in modo da poter seguire passo dopo passo ogni singola fase dell’intero processo.
(Fonte: Ansa, 9/1/2017)
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